Recitativo

DIALOGO SULL'ONESTà

Autore: Roger Rueff - Voce Giorgio Lopez

"Alcuni film ci divertono, ci permettono di fuggire dal quotidiano per un’oretta o due, mentre altri fungono da specchio dell’anima, fanno vibrare le nostre corde profonde rivelandoci frammenti di noi stessi a volte dimenticati, sepolti, ignorati; altri ancora ci offrono delle preziose lezioni di vita attraverso le interazioni e le evoluzioni dei personaggi, oppure attraverso il viaggio interiore che il protagonista ci accompagna a fare assieme a lui. I film che hanno questa vocazione diventano così una preziosa opportunità di crescita interiore e di comprensione del mondo. Come riconoscere questi film preziosi? Spesso contengono nella trama narrativa un monologo che colpisce per il suo linguaggio semplice ma molto profondo, che ci parla, senza tanti giri di parole. La meta-narrazione ci porta a diventare coprotagonista alla nostra insaputa: non siamo più spettatori di un monologo ma parte attiva nella ricezione di una preziosa lezione di vita che cerca di guidarci, accompagnarci nel nostro tentativo di accogliere quel dono a volte strambo che è la vita, di far pace con noi stessi. O col mondo. Dipende. È il caso di The Big Kahuna, un film del 1999, diretto da John Swanbeck e tratto da Hospitality Suite, la commedia teatrale di Roger Rueff messa in scena nel 1992. The Big Kahuna è un pellicola del 1999 che vede tra i protagonisti Danny DeVito, il cui doppiaggio è magistralmente eseguito da Giorgio Lopez, Kevin Spacey (American Beauty, House of cards), e un giovanissimo Peter Facinelli (Loosies, The Twilight saga). Mentre la trama principale ci narra le vicende di tre venditori che cercano il grande Kahuna, “il grosso pesce che deve abboccare, l’uomo che rappresenterebbe, lui da solo, il potenziale più grosso cliente che la loro azienda abbia mai visto e che probabilmente vedrà mai “, la narrazione scivola lentamente verso le sfumature del rapporto umano, le gioie, le speranze e i colpi della vita, “perché non è mai troppo presto per pensare a dove si vuole arrivare nella vita”. Se il film sembra parlarci delle difficoltà incontrate nello stringere un accordo commerciale, scopriamo ben presto che tutto gira intorno all’ interesse per l’altro, all’entrare in relazione con lui e a riuscire a trovare un terreno d’incontro che rispetti entrambi le parti, ognuno con i suoi valori e con la sua visione del mondo. Perché la ricchezza non sta nell’imporsi all’altro ma si cela nell’incontro, nella scoperta, nel dialogo.
Autore: Phil Cooper

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